La Course, a proposal for a stage race

Every year after the first edition in 2014, the women’s cycling peloton and fans have been vocal in their wish to see La Course become a stage race and, gradually, the second GT in the calendar after the Giro Rosa, something that is missing since the cancellation of the Grande Boucle Féminine (2010). ASO unfortunately is not hearing those requests and keeps it as a one day race, even if last year they tried a new pursuit format with the best 20 at the top of the Izoard, but it received harsh criticism and the organizers removed it (I actually don’t understand why a lot were surprised by the decision considering last year’s comments). But it would be really easy to make just a little step forward and make La Course a three-days event, to put the basis for a big stage race. And I’ll show you how it would have been possible in 2018.

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Analisi del percorso e delle favorite del Giro Rosa 2017

Siamo alla vigilia del Giro Rosa, l’unico GT presente nel calendario femminile e, secondo me, la corsa più importante dell’anno all’infuori del Mondiale. Sebbene sia riconosciuto, giustamente, da gran parte delle cicliste come la gara ciclistica femminile più dura, quest’anno gli organizzatori hanno deciso di stravolgere la tradizione e presentare un percorso senza arrivi in quota e senza salite vere, commettendo a mio modo di vedere un errore madornale: sempre maggiori sono le richieste di avere gare più dure e lunghe, per poter dimostrare ancor di più quanto valgono le donne su due ruote, ma pochi sembrano ascoltare. Si evitano completamente le Alpi, ma anche gli Appennini, nonostante abbiano asperità più che insidiose, lasciando così spazio a salite pedalabili e strappi brevi. Nonostante ciò il parterre è eccezionale: non solo ci sono le migliori scalatrici, ma quest’anno anche le sprinter sono molto ben rappresentate, cosa non sempre successa nella corsa italiana.

Di seguito un’analisi dettagliata delle tappe (con i profili da me creati con l’editor di Cronoescalada.com) e delle partecipanti.

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Un anno di ciclocross

La stagione è ricominciata da poco in grande stile con il Brico Cross di Geraardsbergen e le prime gare di Coppa del Mondo svoltesi nel Nord America e questo weekend i tre grandi “Challenge” torneranno anche in Europa, con il Superprestige di Gieten. Mi pare propizio fare un ripasso degli highlights dello scorso anno, sperando che i cinque mesi a venire ci regalino lo stesso se non ancor più spettacolo.

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Giro Rosa 2016

Tra poche ore inizierà il Giro Rosa, la corsa a tappe regina del calendario femminile. Solitamente è  l’appuntamento più atteso della stagione per le cicliste forti in montagna, ma quest’anno, con le Olimpiadi di Rio a inizio agosto che offrono un’occasione così ghiotta per le scalatrici, qualcuna affronterà la corsa italiana puntando alle tappe o ad aiutare le compagne, mentre altre hanno deciso proprio di saltarla, come Moolman (decisione della squadra che ha ridotto il roster a 9 ad inizio stagione per concentrarsi sulle Olimpiadi) e Vos. Un’importante modifica del regolamento permette alle squadre di schierare al massimo 6 cicliste alla partenza; ciò dovrebbe garantire una corsa ancora meno controllata e più possibilità per i tentativi da lontano.

Di seguito una presentazione delle tappe (profili ufficiali preparati con l’editor di Cronoescalada.com) e delle atlete al via.

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Proposta | Ronde van Vlaanderen

A poche ore dalla partenza della 100° edizione del Giro del Fiandre, propongo un nuovo percorso per il Vlaanderens mooiste. Le idee che stanno alla base di questo cambiamento sono di togliere il circuito finale, dando spazio a più côte invece di ripetere più volte le stesse, e di spezzare la “coppia” di muri decisivi, cercando così di portare i ciclisti a muoversi in settori differenti del percorso e di non permettergli di aspettare gli ultimi due. Il Muur rimane la salita principe e icona del Ronde, ma la lontananza dagli altri strappi in pavè va contro ad un suo reinserimento nel finale del percorso, considerando comunque che ho voluto mantenere partenza e arrivo reali, dato che sono le città a pagare.

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Un po’ di chiarezza sul “caso Demare”

Tanto si è scritto e tanto si è parlato della scalata alla Cipressa di Arnaud Demare nella Milano-Sanremo appena passata, ma pochi (molto pochi, soprattutto in Italia) hanno analizzato in maniera veramente minuziosa le immagini ed il file pubblicato dal ciclista francese su Strava.

Proviamo a fare un po’ di luce su ciò che è successo e ciò che è stato detto.

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