Dopo un anno di assenza, scusandoci con i nostri lettori, eccoci di nuovo a passare in rassegna le Specialissime su cui pedalano i campioni. Per iniziare, a ormai pochi giorni dalla rassegna iridata di Oostende, in questo articolo presenteremo le biciclette di coloro che sono attualmente i veri unici protagonisti, abituati a correre al freddo, nel fango e talvolta pure nella neve: l’élite del ciclocross.
Pauwels Sauzen – Bingoal
Partiamo da uno dei team più rappresentativi, del quale fanno parte alcuni dei migliori crossisti come il campione europeo Eli Iserbyt, Michael Vanthourenhout, l’ex campione nazionale belga Laurens Sweeck e, tra le donne, Denise Betsema. La squadra belga utilizza bici della fiamminga Ridley, precisamente il modello X-Night SL Disc, montante un gruppo Shimano (guarnitura monocorona Rotor e ruotismi CeramicSpeed) con ruote DT Swiss (coperture Dougast) e, per concludere, qualche pezzo italiano con manubrio e reggisella di Deda Elementi e sella Selle Italia.
Baloise Trek Lions
L’altro squadrone del cross, che vanta tra le sue fila atleti del calibro di Lucinda Brand, Toon Aerts e Lars van der Haar, utilizza invece biciclette Trek del modello Boone. Le bici montano il gruppo SRAM Red eTap AXS HRD (monocorona per il cross, a due corone per la strada). Di casa Trek, tramite la sottomarca Bontrager, anche manubrio, ruote (coperture Challenge) sella e reggisella.
Alpecin – Fenix
Il team del fenomeno Mathieu van der Poel e di Ceylin Alvarado corre su bici del marchio, legato anche personalmente alla figura dell’iridato in carica, Canyon. Il modello è quello specifico da cross Inflite CF SLX. La stessa casa tedesca fornisce anche reggisella (sella Selle Italia) e il manubrio con attacco integrato. La giapponese Shimano fornisce il gruppo Dura-Ace Di2, le ruote (coperture Dugast) e i pedali.
Wout van Aert
Nonostante la Jumbo-Visma abbia cambiato fornitore tecnico, passando da Bianchi a Cervélo, il fuoriclasse belga concluderà la stagione del cross in sella ad una bici della casa di Treviglio. Dal 1° gennaio, per motivi di sponsorizzazione, ha però dovuto rinunciare al classico celeste adottando i futuri colori delle bici del proprio team. La bici utilizzata da Wout è una Bianchi Zolder Pro, fornita di gruppo Shimano Dura-Ace Di2 9100 (guarnitura con corone 46-39), così come di Shimano sono anche i pedali XTR e le ruote (coperture Dugast). FSA-Vision forniscono reggisella (sella Fizik Antares R1) e il manubrio con attacco integrato Vision Metron 6D. Da segnalare come Cervélo non abbia ancora un modello specifico per il cross, motivo in più per cui Van Aert continuerà ad utilizzare la sua Bianchi fino alla fine della stagione crossistica.
Tormans Cyclo Cross Team
Il settore ciclocross della neopromossa a livello World Tour Intermarché-Wanty Gobert che ha in Quinten Hermans e Corné van Kessel i due uomini più rappresentativi, utilizza gli stessi partner tecnici del team su strada: biciclette Cube del modello, specifico per il cross, Cross Race C:62, dotato di gruppo Shimano Dura-Ace Di2, ruote Fulcrum (coperture Dugast), mentre manubrio e reggisella (sella Prologo) sono forniti da Ritchey. I pedali sono anch’essi forniti da Shimano.
Credishop – Fristads
Il team che vanta tra le sue fila atlti come Tim Merlier, Gianni Vermeersch e, tra le donne, Yara Kastelijn, corre su biciclette Stevens Super Prestige, dotate di ruote DT Swiss (coperture Dugast), gruppo Shimano (non il top di gamma Dura-Ace bensì il modello Ultegra) con guarnitura Easton, la quakle fornisce anche il manubrio. La sella invece è dell’italiana Selle Italia, mentre i pedali sono forniti anch’essi dal colosso nipponico. Essenzialmente lo stesso equipaggiamento è utilizzato dal Team 777, squadra tutta al femminile costituita dal trio Annemarie Worst, Inge van der Heijden e dalla neocampionessa tricolore Alice Maria Arzuffi.

Trinity Racing
Il team britannico che ruota attorno a Tom Pidcock viene dotato essenzialmente di mezzi legati alle sponsorizzazioni personali del giovane campione inglese (il quale correrà dal prossimo anno con la INEOS Grenadiers). La bici è una Specialized S-Works Crux, montata con gruppo SRAM Red eTap AXS monocorona, ruote Zipp (coperture Challenge), così come il reggisella (sella Specialized) e il manubrio. I pedali invece sono forniti da Ritchey.
Grupo Hens – Maes Containers
Il team capitanato da Vincent Baestaens e Tom Meeusen gareggia su bici Scott Addict CX, assemblate con gruppo Shimano Dura-Ace Di2 (di Shimano anche i pedali), ruote Icon (coperture Dugast), sella Fizik e manubrio e reggisella sempre di casa Scott tramite la sottomarca Syncros.
IKO – Crelan
Anche il team guidato dalla stella belga Sanne Cant utilizza bici Stevens del modello Super Prestige, montate con gruppo Shimano Dura-Ace Di2, ruote Cole (coperture FMB), manubrio, reggisella e guarnitura Easton, sella Selle Italia.
Curioso poi il caso di Marianne Vos la quale, dopo il cambio di casacca (sarà la punta della nuova Jumbo-Visma femminile) e la scadenza della partnership con Giant a fine 2020, ha scelto di continuare a correre su bici Bianchi Zolder riverniciate proprio come Van Aert.
Tracciando un bilancio finale, possiamo vedere come, per quanto riguarda i costruttori, Stevens (in passato sponsor anche delle squadre di Van der Poel e Van Aert) sia l’azienda più rappresentata e, insieme ad altre aziende tedesche come Canyon e Cube, fornisca buona parte del (ridotto) plotone del cross. Shimano la fa da padrona per quanto riguarda i gruppi, con la sola SRAM come concorrente. L’italiana Campagnolo infatti non ha in dote nella propria offerta gruppi specifici per il cross (ma si sta muovendo in quella direzione con l’introduzione di un nuovo gruppo da gravel bike monocorona a 13 velocità. Il colosso giapponese fornisce anche altra componentistica ai team (pedali, ruote…), mentre per quanto riguarda le coperture abbiamo la francese Dugast che rifornisce buona parte delle squadre (marchio attivo anche su strada in occasione di gare come la Paris-Roubaix). Per quanto riguarda le tecnologie in campo, ormai il cambio elettronico e il freno a disco sono realtà già ben affermate nel ciclocross; mentre ultimamente va sempre più diffondendosi il monocorona anteriore (il quale dovrebbe avere il vantaggio principale di limitare i fenomeni di salto di catena che, in una disciplina come il cross, possono essere abbastanza frequenti e provocare perdite di tempo prezioso).
Immagine di copertina da racefietsblog.nl
Ferio (@Ferio_99)
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