Ogni stagione ciclistica è unica, ma tutte hanno una cosa in comune: ognuna di esse ci lascia impressi momenti unici, belli o brutti che siano. Augurandovi un buon 2019, come già fatto negli scorsi due anni, ecco di seguito i nostri.
Wout Van Aert, uno dei due fenomeni del ciclocross moderno, alle prese con le fatiche della sua prima Strade Bianche. Concluderà la gara al terzo posto, in un’edizione caratterizzata dal fango.La quasi imprevedibile vittoria di Vincenzo Nibali alla Milano-Sanremo, conclusione di un eccezionale attacco sul Poggio. RCSDopo Giro delle Fiandre e Mondiale, Peter Sagan aggiunge un’altra perla al suo palmarès: con un coraggioso attacco solitario, battendo allo sprint uno stoico Dillier, il fuoriclasse slovacco ha fatto sua anche anche la Paris-Roubaix. Cor VosLa fine di un dominio. Dopo 4 Flèche Wallonne consecutive, Alejandro Valverde viene detronato da Julian Alaphilippe sul Muro di Huy. Getty ImagesFroome è riuscito a ribaltare un Giro iniziato molto male con un folle e meraviglioso attacco sul Colle delle Finestre, completando una cavalcata solitaria di 80 km per vestirsi di rosa. Russ EllisQuella di Degenkolb a Roubaix è stata senza dubbio una delle vittorie più importanti dal punto di vista emozionale: dopo due anni e mezzo durissimi in seguito al suo terribile incidente, cogliere il primo successo al Tour in una tappa così significativa è stato liberatorio. Gruber ImagesL’incredibile finale de La Course. Annemiek van Vleuten dopo un lungo inseguimento riesce a riprendere e a saltare Anna van der Breggen a pochi metri dal traguardo. Cor VosIn solitaria trionfante al traguardo. Questa è l’immagine che Remco Evenepoel ha offerto costantemente durante la stagione, compreso nell’appuntamento mondiale, dove ha dominato nonostante la sfortuna. Cor VosL’assolo di Anna van der Breggen a Innsbruck è stato uno dei capolavori dell’anno: dopo aver staccato tutte di forza sulla penultima ascesa a Igls, ha inflitto distacchi abissali alle rivali ed ha potuto mettere, dopo 7 medaglie di metalli diversi, l’agognato oro al collo. Alex Whitehead/SWpixDopo sei podi iridati e molte occasioni perse, Valverde riesce finalmente a proclamarsi campione del Mondo ad Innsbruck. Kramon