Dopo un’edizione in cui il Giro ha venduto la sua anima, si tornerà ad avere un percorso veramente degno di nota, accolto con gioia dall’enorme maggioranza degli appassionati per alcune ottime tappe di montagna nel finale di corsa, chilometraggi in stile vecchia scuola e cronometro in buona quantità. Detto questo però, ci sono anche aspetti negativi come andremo a vedere. Alcuni si sono lamentati per la quasi totale assenza del sud, con la Cassino – San Giovanni Rotondo come punto più meridionale, ma RCS ha avuto i suoi motivi: la partenza e la completa permanenza nello Stivale costringono a fare delle scelte a livello logistico ed economico (il Grand Depart dall’estero porta buona parte degli introiti e questo “libera” un po’ la tracciatura dei disegnatori) e va considerato che si arriva da due edizioni in cui il Mezzogiorno è stato girato in lungo ed in largo.
