Analisi tappa 17 Giro d’Italia 2018

https://static2.giroditalia.it/wp-content/uploads/2017/11/G18_T17_Iseo_alt_zoom.jpg

https://static2.giroditalia.it/wp-content/uploads/2017/11/G18_T17_Iseo_plan_zoom.jpg

Dopo la crono il gruppo affronterà una frazione piuttosto complicata, con una prima parte molto adatta alle fughe, anche se le squadre dei velocisti saranno relativamente fresche dopo due giornate di riposo consecutive. Probabilmente sarà una lotta interessante che ravviverà la corsa in una giornata che potenzialmente sarebbe potuta essere di semplice transizione.

Meteo: Variabile, con possibili rovesci durante la giornata. I ciclisti non dovrebbero comunque soffrire il freddo, le temperature saranno più che accetabili. Il vento soffierà da sud con velocità vicine ai 10 km/h, quindi sarà contrario per quasi tutti i primi 100 km, eccezion fatta per la prima asperità. Pessima notizia per i fuggitivi. Nel finale dovrebbe essere generalmente laterale, anche se, essendo un circuito, la direzione cambierà più volte. Secondo alcuni siti potrebbe anche soffiare da ovest nel finale, aumentando così i km di vento contro.

Partenza Riva del Garda - Iseo 2

Mappa interattiva dei primi 100 chilometri

Come detto, la prima parte di percorso è senza dubbio la più interessante, con la salita di Molina di Ledro subito in partenza. Questa fu teatro del finale della 2° frazione del Giro del Trentino 2012 (profilovideo), con il compianto Michele Scarponi che chiuse al 2° posto dietro all’inimitabile Voeckler. Sulle rampe non impossibili di quest’ascesa avrà luogo la battaglia per entrare nella fuga del mattino, lotta che probabilmente si trascinerà per molti più chilometri. Dopo un tratto di fondovalle di circa 30 km si tornerà a salire, questa volta verso Lorino, unico GPM di giornata (discutibile la scelta di premiare questo e non Molina di Ledro). Dopo uno discesa piuttosto tecnica, i ciclisti dovranno scalare l’ultima asperità di giornata: 4,6 km al 5,4%, con un falsopiano in mezzo. Qui gli attaccanti dovranno guadagnare il margine decisivo che poi difenderanno con le unghie e con i denti negli ultimi 50 km.

Finale Iseo

Mappa interattiva del finale

Il finale davanti al Lago d’Iseo è piuttosto semplice e favorirà la rincorsa del plotone, aiutato anche dal circuito conclusivo che si affronterà dopo essere passati sul traguardo, allontanando così quest’ultimo dalle salite. A livello altimetrico non è molto impegnativo visto che si dovranno scalare due soli dentelli (entrambi di circa 700 metri) di poca entità, mentre su quello planimetrico potrebbe esserci qualche difficoltà in più considerando i numerosi attraversamenti cittadini e i conseguenti restringimenti e rotonde.

https://static2.giroditalia.it/wp-content/uploads/2017/11/G18_T17_Iseo_ARR_zoom.jpg

Gli ultimi 3,5 km sono in leggera discesa, qui un gruppo lanciato potrebbe guadagnare molto su un drappello di attaccanti titubanti. Prima di addentrarsi dentro Iseo, si passerà intorno alla Riserva Naturale Torbiere del Sebino, proprio alle porte della città. Una maxi-rotonda immetterà sul breve rettilineo finale (solo 300 metri), inutile dire che prendere questa rotonda davanti sarà a dir poco fondamentale. Assisteremo ad una tappa frizzante come lo spumante che producono qui, terra del Franciacorta?

 

Questo slideshow richiede JavaScript.

https://static2.giroditalia.it/wp-content/uploads/2017/11/G18_T17_Iseo_ukm_zoom.jpg

Raffaele Filippetti (@raffilpt)

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...