La Donostiako Klasikoa ha avuto due drastici cambi di percorso negli ultimi sei anni: nel 2010 è stato aggiunto il doppio passaggio su Jaizkibel ed Arkale, dopo un’edizione piuttosto deludente, e nel 2014 è entrato in scena il Bordako Tortorra, un vero e proprio muro a pochi chilometri dall’arrivo, che, negli anni in cui ha figurato, ha sempre deciso la corsa. Il problema è che ora la gara si è ridotta ad una noiosa attesa della salita che porta al Monte Igeldo, dove vanno in scena gli scatti che decidono il risultato. Però questo, a mio modo di vedere, non può essere lo sviluppo di una classica, o almeno non di tutte.
Il fine della mia alternativa è proprio quello di aprire il ventaglio a più possibili scenari e corridori, rispetto ai soliti (pochi) noti.
DONOSTIAKO KLASIKOA
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La sequenza finale dà possibilità di movimenti tattici molto interessanti. È sicuramente vero che mettere la salita più dura come ultima può bloccare la corsa, ma in questo caso si scollinerebbe a quasi 23 km dal traguardo, quindi i più forti si vedrebbero costretti a muoversi in anticipo perché il vantaggio racimolato potrebbe non bastare per arrivare al traguardo.
Raffaele Filippetti (@raffilpt)