La tappa di Pinerolo ha evidentemente risentito della vicinanza alle ultime due frazioni decisive, con i big che non si sono minimamente mossi.
162 km per arrivare in Francia con la Cima Coppi nel mezzo. Avrebbero potuto disegnarla meglio, ma c’è comunque terreno per provare. La fuga sarà di nuovo combattuta e quindi sono pronosticabili alte velocità nella prima ora.

È prevista una bella giornata sulle montagne.
Profilo interattivo della salita
Solamente i primi 50 km del percorso sono pianeggianti, da lì si inizierà a salire, con la pendenza che crescerà lentamente fino a Casteldelfino, dov’è segnato l’inizio ufficiale della salita. Ma per arrivare alla parte dura si dovranno attendere ancora 11 km con passaggio a Chianale, traguardo di una tappa magnifica nel Giro 2003. Gli ultimi 9,3 km sono al 10,1% di media, dopo tutto il “falsopiano” precedente è un vero e proprio colosso. Su questa salita magnifica i ritardatari dovranno provare a sparare le proprie cartucce per provare l’assalto alla maglia rosa, aspettare l’ultima salita potrebbe non essere abbastanza.
Solo i primi 5 km di discesa sono un po’ tecnici, il resto è veloce e poco adatto a fare la differenza. I 28 km di falsopiano alla fine metteranno paura a molti, ma se qualche big si trovasse uno o più compagni in avanscoperta potrebbe far saltare il banco. A Guillestre inizia l’ascesa di Risoul, inedita nel ciclismo professionistico fino al 2010 e usata molto frequentemente dopo: Delfinato 2010 (video), Avenir 2010 per due volte (in linea e a crono–video), Delfinato 2013 (video) e Tour 2014. La salita non è particolarmente impegnativa ma si è visto altre volte che può aprire distacchi importanti.
Come detto, la tappa sarebbe potuta essere disegnata molto meglio, sebbene il problema più grande sia la località di arrivo. Mantenendola si poteva aggiungere il Sampeyre prima dell’Agnello, come nel profilo posto sopra. In questo modo il gruppo ai piedi dell’Agnello sarebbe stato molto ridotto, aumentando esponenzialmente le possibilità di vedere attacchi da lontano.
Ponendola invece a Briancon si sarebbe potuta proporre la terribile accoppiata Agnello-Izoard, salita che amo particolarmente. Questa è stata presente già nel 2000 e soprattutto nel 2007 (profilo sopra), con una tappa stupenda – video parte 1 e parte 2.
Raffaele Filippetti (@raffilpt)